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Trento, 17 dicembre 2009
“Risolvere il nodo ciclopedonale di Ponte PiÀ tra Tione e Comano Terme”
Ordine del giorno ai DDL n. 71 e 72/2009 (Finanziaria provinciale 2010)
presentato da Roberto Bombarda consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

Il Consiglio provinciale

Premesso che:

- l’art. 33 del disegno di legge 71/2009 affronta problematiche inerenti il Piano e gli interventi per la mobilità e che comunque il bilancio di previsione 2010 prevede le risorse per gli interventi in materia di percorsi ciclopedonali (fondi per il piano percorsi ciclabili);

- tra le infrastrutture sportive e tra le iniziative di valorizzazione territoriale più apprezzate ed utilizzate in Trentino negli ultimi anni vi sono le piste ciclabili. Moltissimi trentini di ogni età e migliaia di turisti utilizzano annualmente le diverse piste che via via stanno caratterizzando tutte le vallate del Trentino e che stanno prefigurando una rete provinciale che connetta la valle dell’Adige, già attraversata da nord a sud da un’importante struttura, alle valli principali, in particolare quelle che hanno un naturale sbocco verso le regioni limitrofe;

- per quanto riguarda le Giudicarie, sono stati realizzati già diversi tratti, che percorrono quasi per intero i fondovalle della Rendena e del Chiese, ma anche una parte della “busa” di Tione. Il recente via libera alla realizzazione del tratto Sarche-Terme di Comano, attraverso in particolare il recupero della vecchia strada del Limarò prefigura il collegamento delle Giudicarie verso la Valle dei Laghi e, da qui, verso Trento o verso l’Alto Garda e Rovereto. E la realizzazione di itinerari di valore internazionale quale potrebbe essere il percorso lungo il fiume Sarca – futuro parco naturale fluviale – dalla sorgente nel Parco Adamello Brenta alla foce nel Lago di Garda;

- Rimane però un “punto nero” sulla carta geografica, costituito dalla forra di Ponte Pià, posta tra Tione e Ponte Arche. Qui il passaggio è molto angusto – del resto si tratta dei “Saxa Stenici” di antichissima memoria, la soglia tra le Giudicarie esteriori e quelle interiori – reso ancor più complesso dalla presenza della diga e dal lago artificiale, oltreché dalle gallerie
della strada statale n. 237 del Caffaro;

- Nel corso degli anni sono state formulate diverse ipotesi di soluzione, ma mai quella definitiva. Oggi, con la proprietà della diga ricondotta nell’alveo della Provincia attraverso il controllo di Dolomiti Energia Spa e, tramite questa, di Hydro Dolomiti Enel Srl potrebbe essere l’occasione per valutare il possibile superamento di questo importante ostacolo naturale/artificiale;

impegna la Giunta provinciale

1. ad individuare da un punto di vista tecnico-progettuale, in accordo con la Comunità di valle delle Giudicarie e con i Comuni più direttamente interessati, la soluzione migliore e più sostenibile anche da punto di vista economico ed ambientale per risolvere il “nodo” del collegamento ciclopedonale tra Tione e Ponte Arche;

2. ad inserire la soluzione individuata nel piano pluriennale delle piste ciclabili;

3. a sostenere la progettazione definitiva e l’avvio della realizzazione dell’opera in oggetto nell’ambito degli stanziamenti del bilancio pluriennale per gli anni 2010-2012 previsti per gli interventi in materia di percorsi ciclopedonali (fondi per il piano percorsi ciclabili).

Cons. Roberto Bombarda

     

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